Amici del Timone n°83 del 29 gennaio 2024

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1 SETTIMANA SANTA 2024
Orari delle celebrazioni
di Settimana Santa - Fonte: Staggia
2 QUARANT'ORE PER STARE CON GESÙ
Per stare con Gesù esposto nel Santissimo Sacramento: sono davvero 40 ore!
Fonte: Staggia
3 VIVERE BENE LA QUARESIMA
Durante la quaresima è necessario un impegno maggiore degli impegni cristiani
di Quaresima - Fonte: Ovunque
4 DEFUNTI DELL'ULTIMO ANNO
Si sono addormentati in attesa della risurrezione del corpo
Fonte: Staggia
5 CINQUE ANNI FA MORIVA DON GIOVANNI, LA VITA DONATA PER GESU'
In occasione dell'anniversario della scomparsa del Proposto, sarà celebrata a Staggia una Messa in suo suffragio (29 gennaio ore 17.00)
di Martedì 29 gennnaio - Fonte: Staggia
6 CONCERTO INAUGURAZIONE ORGANO
Brani di Zipoli, Bach, Pachelbel, Morricone, Marcello
di Sabato 3 febbraio 2024 - Fonte: Staggia
7 SERVIZIO CURA MALATI, CANDELORA, BENEDIZIONE GOLA, MESSA DELLE CENERI, VIA CRUCIS
Ecco i bambini battezzati nell'anno
Fonte: Staggia
8 ORARIO DELLE SANTE MESSE
Rimane invariato anche con il cambio dell'ora
Fonte: Staggia
9 S. MESSA ALLA CAPPELLINA
Ci troviamo ogni anno per invocare la Madre di Dio nella Festa dell'Annunciazione
di lunedì 25 marzo - Fonte: Staggia

1 - SETTIMANA SANTA 2024
Orari delle celebrazioni
di Settimana Santa - Fonte: Staggia

Sabato (23 marzo)
18.00 S. Messa (prefestiva)

DOMENICA DELLE PALME (24 marzo)
Oggi non è possibile confessarsi prima delle Messe, come accade di solito (ci si può confessare martedì 26)
8.00 S. Messa (Benedizione dell’ulivo alla Madonnina della Rocca)
11.00 S. Messa (Benedizione dell’ulivo all'asilo delle suore)
15.00 Esposizione del SS. Sacramento (inizio delle Quarant’ore)

LUNEDI SANTO (25 marzo)
18.00 S. Messa e reposizione del SS. Sacramento

MARTEDI SANTO (26 marzo)
9.00 S. Messa ed esposizione del SS.Sacramento
17.30 PENITENZIALE COMUNITARIA (con più sacerdoti)

MERCOLEDI SANTO (27 marzo)
17.00 S. Messa del Crisma (Cattedrale di Siena)
Oggi NON c'è la Messa a Staggia

GIOVEDI SANTO (28 marzo)
18.00 S. Messa in Cœna Domini
Con il rito della lavanda dei piedi, l’accoglienza degli Olii Santi e la raccolta dei risparmi frutto delle penitenze quaresimali.
Al termine della s. Messa: Adorazione Eucaristica
23.00-24.00 Adorazione guidata (fine Quarant'ore)

VENERDI SANTO (29 marzo)
Giorno di digiuno e astinenza dalle carni e dai cibi prelibati
18.00 Celebrazione della Passione del Signore
21.30 Processione di Gesù morto (al termine: raccolta offerte per i cristiani in Terra Santa)

SABATO SANTO (30 marzo)
23.00 Veglia Pasquale (con benedizione delle uova pasquali)
Cristo è risorto! Alleluia!

PASQUA DI RISURREZIONE (31 marzo) 
9.00 S. Messa (con benedizione delle uova pasquali)
11.00 S. Messa (con benedizione delle uova pasquali)
Come da antichissima tradizione al termine della Veglia Pasquale e delle SS. Messe del giorno di Pasqua il sacerdote benedice le uova (sia quelle sode, che quelle di cioccolata) simbolo della risurrezione di Cristo (Gesù risorge dal sepolcro come il pulcino nasce dall'uovo).

LUNEDI DELL'ANGELO (1° aprile)
11.00 S. Messa

Fonte: Staggia

2 - QUARANT'ORE PER STARE CON GESÙ
Per stare con Gesù esposto nel Santissimo Sacramento: sono davvero 40 ore!
Fonte Staggia

1) Dalle 15.00 della Domenica delle Palme fino alle 18.00 del Lunedì Santo (27 ore).
2) Martedì Santo dalle 9.30 alle 17.30 (8 ore).
3) Giovedì Santo dalle 19.00 alle 24.00 (5 ore).
PRENOTA LA TUA ORA (o mezz'ora) per garantire una presenza continuata davanti al Santissimo Sacramento.
Anche se non ti sei prenotato puoi comunque passare
dalla chiesa per stare quanto desideri davanti a Gesù.

Fonte: Staggia

3 - VIVERE BENE LA QUARESIMA
Durante la quaresima è necessario un impegno maggiore degli impegni cristiani
di Quaresima - Fonte: Ovunque

Durante la quaresima è necessario un impegno maggiore degli impegni cristiani. Concretamente è richiesta maggiore preghiera, qualche rinuncia volontaria, qualche opera di carità. Le rinunce si sospendono la domenica e le solennità (San Giuseppe, Annunciazione).
Si ricorda che il mercoledì delle ceneri si fa digiuno e astinenza. Sono tenute al digiuno le persone dai 18 ai 60 anni.
Inoltre i venerdì di quaresima si fa astinenza dalle carni e dai cibi prelibati. Gli altri venerdì dell'anno l'astinenza dalle carni è comunque obbligatoria, ma è possibile sostituirla con altra rinuncia. Sono tenute all’astinenza le persone dai 14 anni in poi (però, è vivamente consigliato di abituare i bambini fin da piccoli al rispetto dell’astinenza e ad un minimo di digiuno adatto alla loro età). Sono esentati dal digiuno e dall’astinenza: i malati, le donne incinte e gli addetti a lavori pesanti; per altri casi, conviene consultare un sacerdote.

Fonte: Ovunque

4 - DEFUNTI DELL'ULTIMO ANNO
Si sono addormentati in attesa della risurrezione del corpo
Fonte Staggia

Si sono addormentati nell'ultimo anno in attesa della risurrezione del corpo:
Mirella Lippi nei vanni (76 anni) 11 dicembre
Patrizio Diamante (40 anni) 26 dicembre
Cinzia Pelagotti (66 anni) 23 gennaio
Michèle Humbert ved. Lefèvre (89 anni) 22 gennaio
Veliero Giacinti (76 anni) 22 gennaio
Irene Zingherini (90 anni) 13 febbraio
Vittorio Maccari (73 anni) 14 febbraio
Salvatore Ierardi (88 anni) 14 febbraio
Rosa Elena Cruz Palacio (88 anni) 16 febbraio
Fulvia Massenzio ved. Pandolfo (90 anni) 10 maggio
Leda Grazzi ved. Canocchi (90 anni) 16 maggio
Marisa Aretini (98 anni) 29 maggio
Raspollini Amerigo (83 anni) 3 luglio
Ivano Dell'Usso (80 anni) 4 settembre
Luciana Targi (94 anni) 12 settembre

N.B. Eventuali omissioni in questo elenco sono dovute al fatto che i parenti non sono venuti in parrocchia dopo il funerale a fornire i dati per l'apposita annotazione nel registro parrocchiale

DEFUNTI A STAGGIA negli ultimi anni
2011:   17 defunti
2012:   29 defunti
2013:   18 defunti
2014:   25 defunti
2015:   23 defunti
2016:   26 defunti   
2017:   22 defunti
2018:   27 defunti
2019:   17 defunti
2020:   24 defunti
2021:   29 defunti
2022:   15 defunti

Fonte: Staggia

5 - CINQUE ANNI FA MORIVA DON GIOVANNI, LA VITA DONATA PER GESU'
In occasione dell'anniversario della scomparsa del Proposto, sarà celebrata a Staggia una Messa in suo suffragio (29 gennaio ore 17.00)
di Martedì 29 gennnaio - Fonte: Staggia

Don Giovanni Rinaldi è stato un vero uomo, un cristiano autentico e un sacerdote esemplare.

1) VERO UOMO
A livello umano ha sviluppato tutte le virtù che lo hanno fatto apprezzare negli anni alla popolazione che ha servito: pazienza, giustizia, temperanza, saggezza, preparazione intellettuale. Inoltre, come uomo, don Giovanni ha dato prova di virilità affrontando le contrarietà della vita con coraggio. Mai si è abbattuto ed ha superato i molti ostacoli che la vita gli ha presentato. Quando non ha potuto superarli, ne ha accettato gli esiti con ferma rassegnazione. Ad esempio quando nel marzo 1996 i medici gli dissero che aveva bisogno di operarsi al cuore disse con semplicità: "Bene, facciamo questa operazione; semmai lasciatemi andare a prendere il pigiama a casa!". Quando vedeva una persona ammalata o anziana che si abbatteva, diceva risoluto: "Non bisogna prendersela, perché ad abbattersi si peggiora e basta". E di questo ha dato l'esempio non lamentandosi mai delle malattie e sofferenze che ha dovuto sopportare. Don Giovanni ha affrontato con coraggio anche la morte. Spesso chi veniva a conoscenza del suo tumore pensava di consolarlo a parole, ma il Proposto rispondeva prontamente: "E' inutile lamentarsi... di qualcosa bisogna pur morire!". Avrà pensato la stessa cosa quando, da poco parroco a Rencine, gli abitanti gli lasciarono intendere che era già pronta una pianta dove lo avrebbero appeso con un cappio al collo se alle elezioni del '48 avesse vinto il partito comunista. Insomma il Proposto ha vissuto serenamente nonostante le vicissitudini passate. Infatti chi si è rivolto a lui ha trovato anche l'umanità che a volte manca nei nostri rapporti interpersonali. La parola giusta al momento giusto, detta con il cuore. Tutti hanno sempre da lui percepito questa pace e la sua umanità è stata davvero proverbiale.

2) CRISTIANO AUTENTICO
Poi don Giovanni è stato un cristiano autentico. La sua fede colpiva tutti coloro che lo incontravano: fede incrollabile in Gesù. Diceva spesso che Gesù è il nostro maestro e quindi ci dobbiamo fidare di lui. "Se gli uomini dicono diverso da quello che dice Gesù - diceva don Giovanni - noi dobbiamo seguire il Maestro e non gli uomini". La fede in Gesù era indissolubilmente legata alla fede nella Chiesa. Da lui tutti hanno trovato sempre e soltanto l'insegnamento della Chiesa. Nessuna esitazione e tantomeno nessun dissenso da ciò che sempre ha insegnato la Chiesa. La sua ortodossia era senza sbavature. Ogni suo dubbio veniva risolto consultando i documenti ufficiali della Chiesa. Come cristiano si può dire veramente che l'abbandono alla volontà di Dio e la fiducia nell'insegnamento della Chiesa era totale. A soli dieci anni don Giovanni riflettendo sull'esistenza di Dio, concluse che Dio c'è e quindi, pensò, bisogna fare quello che dice lui. Nel suo caso Gesù gli chiedeva di entrare in seminario e quindi decise di rispondere alla chiamata. Mai si pentì della scelta fatta, che anzi ha consolidato nel tempo. Va ricordato che ha esercitato il ministero sacerdotale per ben settant'anni nelle parrocchie di Rencine, Lilliano ed infine, dal 1972, a Staggia.
Da sempre ha considerato la sua vita sotto la protezione della Madonna. Don Giovanni è nato l'8 settembre 1920, festa della nascita di Maria. Fece la vestizione nel santuario mariano del Romituzzo nell'ottobre del 1932. Ottobre è il mese della Madonna del Rosario. Il 25 marzo 1944, festa dell'Annunciazione a Maria, fu ordinato nel santuario mariano di Pancole da Mons. Francesco Niccoli. La sua devozione a Maria è testimoniata dall'ardente preghiera del rosario che diceva ogni giorno e che raccomandava a tutti.
La mattina del 29 gennaio 2014, giorno in cui è morto, ha chiesto l'estrema unzione, si è confessato con perfetta lucidità ricordando i peccati e chiedendo perdono a Dio ed infine ha fatto la comunione (cioè il viatico, l'ultima comunione che accompagna nel viaggio verso l'aldilà). Alla conclusione del rito ha pronunciato una frase, citazione di un salmo, che rimarrà per sempre scolpita nella nostra memoria e che testimonia la salda fede di don Giovanni nell'aldilà: "Misericordias Domini in aeternum cantabo" (Canterò per sempre la misericordia del Signore). Ovviamente il riferimento è al paradiso, dove i santi e gli angeli cantano in eterno la bontà del Signore. Anche il Vescovo quando ha saputo di questa frase si è commosso.

3) SACERDOTE ESEMPLARE
Ma oltre che vero uomo e cristiano autentico, don Giovanni è stato anche un sacerdote esemplare. La sua dedizione al popolo a lui affidato è stata totale. Innanzitutto nella costante preghiera: mai ha trascurato di dire il breviario o il rosario, nonostante i tanti impegni. Il fondamento della sua azione sono stati i sacramenti, segni efficaci della Grazia di Dio. Ore e ore passate a confessare, sempre disponibile in ogni momento. I penitenti ricorrevano volentieri a lui e trovavano sia una parola di conforto, sia un consiglio perfettamente in linea con l'insegnamento della Chiesa. Anche la cura dei malati era per lui importante e lo dimostrava portando loro regolarmente la comunione a casa. Per portare una delle ultime unzioni degli infermi che ha amministrato, nonostante fosse a cena, è corso a portare i conforti religiosi. Anche la preparazione dei ragazzi alla comunione e alla cresima, nonché i genitori al battesimo dei figli, assorbiva molte delle sue energie. Fino all'ultimo anno ha curato personalmente la preparazione dei bambini alla prima comunione con le sue schede che molti ricordano anche a distanza di decenni. In effetti una sua grande passione era la catechesi, compresa quella agli adulti, a cui teneva molto. Trasmettere ciò che ha insegnato Gesù era per lui così naturale che le persone ascoltavano sempre volentieri i suoi discorsi riuscendo a coinvolgere i bambini e gli adulti di qualunque livello culturale: dall'operaio al professore universitario.
Nelle ultime ore di vita, ormai stremato, ha benedetto personalmente ciascuno di coloro che entravano nella sua camera. Poi alla fine gli è stato proposto di recitare il rosario. Lui ha accettato la proposta, ma a condizione di non dirlo ad alta voce per il disturbo che gli recavano i rumori. Ha chiesto quindi che fosse detto con l'intenzione di pregare per la parrocchia, per la società, per la diocesi e per tutto il mondo. Poi ha chiesto che fosse spenta la luce e ha detto ai presenti: "Buonanotte!" ripetendolo una seconda volta per sottolineare che stava per affrontare la morte entrando nell'eterno riposo. Esattamente al termine del rosario ha smesso di respirare e il cuore ha smesso di battere. Tutti i presenti, in lacrime, hanno riferito di aver avuto una esperienza di fede e di amore indescrivibili.
Il fiume di gente che ha visitato la salma durante i tre giorni di esposizione nella chiesa di Staggia testimonia l'affetto e la riconoscenza del gregge al suo pastore, sacerdote in eterno.


Per approfondimenti sulla vita di don Giovanni, clicca qui!

Per scoprire altri sacerdoti legati a Staggia: clicca qui!

Fonte: Staggia

6 - CONCERTO INAUGURAZIONE ORGANO
Brani di Zipoli, Bach, Pachelbel, Morricone, Marcello
di Sabato 3 febbraio 2024 - Fonte: Staggia

In seguito al grande restauro per opera della Bottega Organaria “Nicola Puccini” sarà eseguito un concerto d'organo. Si ricorda che l'organo è indispensabile per le Sante Messe solenni ed è stato definito da Papa Benedetto XVI "il re degli strumenti musicali".
SABATO 3 FEBBRAIO ore 21.00
Brani di Zipoli, Bach, Pachelbel, Morricone, Marcello
Francesco Marri - organo / Caterina Franconi - flauto traverso
Il ricavato dell’offerta libera sarà interamente destinato a coprire le spese dell’avvenuto restauro.

STORIA DELL'ORGANO DI STAGGIA
Fino al secondo dopoguerra, la chiesa di Staggia aveva un antico e piccolo organo su una tribuna che si trovava sopra il portale d'ingresso. L'organo purtroppo venne danneggiato in modo irreparabile durante il secondo conflitto mondiale. Fu così che Mons. Mario Nebbia, allora parroco e proposto di Staggia, con i soldi dei danni di guerra stanziati dallo Stato, decise la costruzione di un organo nuovo e più grande. La commissione fu assegnata alla Casa Organaria Pinchi di Foligno e il nuovo strumento fu portato a termine nel 1964. Si tratta di uno strumento molto bello e imponente (si pensi che, dopo l'organo Mascioni 1963 di San Lucchese, l'organo di Staggia è il più grande che si può trovare tra Poggibonsi, Colle, Casole, Barberino e dintorni). Lo strumento è stato costruito con il criterio che vigeva nel difficile momento che stava attraversando il nostro paese: ottenere il meglio con la minor spesa. I criteri di costruzione ed essenzialità del materiale sono anche una preziosa testimonianza storica della vita economica e culturale dell'Italia negli anni '60. Economica: perché si vede la necessità di un buon risultato con il massimo risparmio. Culturale: perché dai registri (i tipi di canne e il suono) che possiede l'organo si vede la grandissima influenza sulla musica sacra del movimento ceciliano romano. La chiesa di Staggia ha avuto un bravo e generoso organista in Arnaldo Porfiri fino alla fine degli anni '90. Arnaldo si è preoccupato di mantenere efficiente e in salute lo strumento affidatogli. Purtroppo è venuto a mancare prematuramente prima del 2000 e l'organo è caduto praticamente in disuso per più di dieci anni (l'ultima manutenzione fatta da Arnaldo risale al 1996, come testimonia un piccolo cartellino applicato all'interno dell'organo da Arnaldo stesso). L'abbandono, il tasso di umidità del presbiterio e lo scorrere del tempo avevano ridotto lo strumento in agonia.
Fu così che nel 2009 si decise di provvedere alla necessaria manutenzione. Il restauratore professionista (chiamato "organaro") Claudio Anselmi Tamburini, oggi in pensione, quando entrò all'interno dello strumento si sentì mancare per il disastro che vedeva: nelle canne degli animali avevano fatto i nidi, i tarli stavano divorando il legno, la meccanica interna era completamente arrugginita e le parti liegnee che distribuiscono aria alle canne della pedaliera erano completamente marcite. Insomma, se non si fosse messo in atto un intervento di recupero, lo strumento sarebbe andato perduto.
Bisogna tener presente che l'organo è indispensabile per le Sante Messe e le funzioni in chiesa ed è stato definito dal Papa Benedetto XVI "il re degli strumenti musicali". La musica dell'organo, come dice anche il Concilio Vaticano II, è la musica strumentale prediletta dalla Chiesa e l'organo va tenuto in grande considerazione proprio perché in grado di elevare potentemente le anime alle cose celesti.

Fonte: Staggia

7 - SERVIZIO CURA MALATI, CANDELORA, BENEDIZIONE GOLA, MESSA DELLE CENERI, VIA CRUCIS
Ecco i bambini battezzati nell'anno
Fonte Staggia

SERVIZIO CURA MALATI
Per coloro che lo desiderano e sono infermi a casa, è possibile richiedere il servizio parrocchiale che assicura il Sacramento della Comunione a casa e, inoltre, la visita del sacerdote.
Telefonare in parrocchia per maggiori informazioni: 0577 931 123

CANDELORA (2 febbraio)
Ore 18.00 S. Messa della Candelora

BENEDIZIONE GOLA (3 febbraio, S. Biagio)
Ore 18.00 SS. Messe con benedizione della gola e dei cibi

MERCOLEDI DELLE CENERI: 14 febbraio
Inizio della Quaresima: ore 18.00 Santa Messa con imposizione delle ceneri
Si ricorda che il mercoledì delle ceneri (e il venerdì santo) si fa digiuno e astinenza.
Tutti i venerdì di quaresima si fa astinenza dalle carni e dai cibi prelibati.
Nel resto dell'anno i venerdì si può sostituire l'astinenza con altra rinuncia.

VIA CRUCIS IN CHIESA
Tutti i venerdì di quaresima alle 18.30 ci sarà la Via Crucis con meditazioni sulle stazioni.

BAMBINI BATTEZZATI DURANTE L'ANNO
Sono entrati a far parte della Santa Chiesa: Filippo Matteo, Nicole Pierini, Carmen Agazzi, Elisabetta Cresta, Federico Panariello, Samuele Bacciottini.

VIVERE BENE LA QUARESIMA
Per vivere bene la quaresima, clicca qui
https://www.parrocchiastaggia.it/it/articoli.php?id=79

Fonte: Staggia

8 - ORARIO DELLE SANTE MESSE
Rimane invariato anche con il cambio dell'ora
Fonte Staggia

Domenica: alle 9.00 e alle 11.00 (luglio e agosto: solo 11.00)
Sabato: tutto l'anno è lo stesso alle 18.00
Dal lunedì al venerdì: alle 18.00 (durante la quaresima il mercoledì e il giovedì la Messa è alle 17.00)

QUANDO CI SI PUO' CONFESSARE?
Per confessarsi, richiedere direttamente al sacerdote in chiesa dieci minuti prima di ogni S. Messa.

QUANDO C'E' L'OBBLIGO DI ANDARE ALLA MESSA?
Oltre a tutte le domeniche, si ricorda che sono di precetto (cioè con obbligo di Messa): Natale (25 dicembre), Circoncisione di Gesù (1° gennaio), Epifania (6 gennaio), Assunta (15 agosto), Ognissanti (1° novembre), Immacolata (8 dicembre).

Fonte: Staggia

9 - S. MESSA ALLA CAPPELLINA
Ci troviamo ogni anno per invocare la Madre di Dio nella Festa dell'Annunciazione
di lunedì 25 marzo - Fonte: Staggia

Ogni anno per la Festa dell'Annunciazione (25 marzo) viene celebrata una S. Messa alla Cappellina della Madonna di Staggia.
Siamo tutti invitati a partecipare!


ISCRIZIONE SULLA LAPIDE IN MARMO CHE SI TROVA NELLA CAPPELLINA


MEMORIA.
La festa all’immagine della Beata Concezione, detta comunemente la Festina dei Ragazzi, ebbe principio nell’anno 1830 e fu celebrata fino al 1833 al tabernacolo della famiglia Marri, presso l’antica porta Fiorentina.
Per suggerimento e consiglio dei sigg. Cesare Capezzuoli, Giuseppe Migliorini, Carlo Targetti e Gaetano Dal Grazia, fu nel giugno dell’anno 1834 trasferita nell’oratorio posto sulla via provinciale romana, detto comunemente la Cappellina, presso il paese di Staggia e fino da quell’epoca la solita comitiva di giovani paesani ha perdurato nella venerazione di quell’immagine.
Staggia, 21 giugno 1874.

Fonte: Staggia

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